martedì 15 gennaio 2019

VENEZUELA, IL FANTOCCIO GUAIDO', PRESIDENTE A SUA INSAPUTA. LA FARSA DELLE SEDICENTI ORGANIZZAZIONI DIPLOMATICHE.

Dopo il sedicente Gruppo di Lima la strategia imperialista anti Maduro prevede la nascita di altri sedicenti organismi, con l’unico scopo di aumentare il caos. La Colombia annuncia la nascita di Prosur per sostituire il blocco regionale Unasur (l’Unione delle nazioni sudamericane), creata 10 anni fa dal compianto leader socialista venezuelano Hugo Chavez per contrastare l'influenza degli Stati Uniti nella regione. Ne faranno parte l'Argentina, il Brasile, il Cile, il Paraguay e il Perù con l’obiettivo dichiarato di contrastare l’influenza del Venezuela. "Stiamo avanzando verso la fine di Unasur e la creazione di Prosur ... una piattaforma sudamericana per il coordinamento delle politiche pubbliche, la difesa della democrazia, le istituzioni indipendenti e le economie di mercato", ha detto Duque in un'intervista radiofonica. "È molto importante che (Unasur), che è stato un sostenitore della dittatura del Venezuela, sia chiuso", ha continuato Duque.
Bolsonaro, di estrema destra e che ha elogiato la dittatura militare del suo paese nel 1964-85, ha promesso di colpire il Venezuela. Sabato il Brasile ha dichiarato di aver riconosciuto Juan Guaido, capo del Congresso venezuelano di opposizione, come presidente legittimo del Venezuela. Solo una settimana fa, pochi al di fuori del Venezuela conoscevano Juan Guaidó. Perché? Semplicemente non è mai pervenuto e la sua è una figura creata a tavolino per rianimare l'opposizione moribonda. I suoi commenti su tw, il cui account è ovviamente schizzato da 100.000 a 334.000 follower, sono preveggenti. Lui sa sempre cosa accadrà dopo qualche ora e pensa che il suo nemico è così stupido che fa puntualmente ed esattamente quello che lui ha previsto e sempre a favore di telecamera. Perché perseguendo o perseguitando Guaidó vogliono farlo diventare un martire. Come è accaduto domenica con il finto arresto durato il tempo necessario per fare le foto e i filmati mentre andava tranquillamente ad una manifestazione.
Lo sconosciuto borghese Guaidó ha fatto parte di uno movimento studentesco antichavista ed è salito alle cronache solo per essersi calato i pantaloni ed aver esibito il deretano in segno di protesta. La figura giusta, in una strategia di breve periodo, perché senza storia e plasmabile a piacimento. Guaidó è stato messo a capo dell'Assemblea nazionale controllata dall'opposizione e sostenuta da Cile e Colombia. Anche il capo dell'Organizzazione degli Stati americani, Luis Almagro, e il nuovo presidente di estrema destra del Brasile, Jair Bolsonaro, hanno riconosciuto Guaidó come presidente ad interim del Venezuela, che però, a differenza di quanto scrive la stampa anche nostrana, non ha ancora rivendicato questo ‘mantello’. Poverello, è sedicente Presidente a sua insaputa. Non è una cosa di poco conto, perché il fatto è stato oggetto di un incidente cybernautico, quello con Wikipedia domenica scorsa. Il livello dello scontro viene fatto salire a tavolino con lo scopo (come abbiamo anticipato e ampiamente trattato ieri), in questa fase, per far perdere al Venezuela i suoi diritti di controllo sulla compagnia petrolifera Citgo con sede negli Stati Uniti. Lo confermano anche gli USA: "Se il governo degli Stati Uniti riconosce Juan Guaidó come presidente, i tribunali degli Stati Uniti vedrebbero il suo governatore come l'unico in grado di gestire i beni ", ha dichiarato Francisco Rodríguez, capo economista presso la società di investimento Torino Capital di New York. "Un governo parallelo potrebbe avere un potere economico significativo". Non solo: un gruppo di obbligazionisti ha detto venerdì che non negozierà i pagamenti imminenti con il governo di Maduro a causa della sua presunta illegittimità. La macchina imperialista anti Maduro è al lavoro a pieno regime per mettere in ginocchio il popolo venezuelano in tempi rapidi. Sempre dagli USA la stampa scrive “La più grande sfida, però, è l'esercito”. La strategia imperialista prevede non solo tentativi di corruzione, ma anche diffondere il dubbio, tant’è che scrivono “c'è un piccolo segno esteriore che le forze armate potrebbero presto ribellarsi contro di lui”. Film già visto. La Siria e la Libia lo conoscono bene.

#ResistenzaBolivariana

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