sabato 7 dicembre 2024

CUBA, CARDINI: IL BUON PADRE DI FAMIGLIA

Nei giorni scorsi abbiamo appreso sulla stampa cubana che a L'Avana sorgerà un parco acquatico all'interno dell'Acquario Nazionale di Cuba con finalità turistiche. Presentato dalla Camera di Commercio cubana, l'operazione nasce dalla collaborazione tra la società cubana Gramma e l'italiana Sabor Cubano Srl. 
Una acuta lettrice nota però un particolare che abbiamo verificato con le visure camerali: la società italiana "Sabor Cubano è stata costituita 3 anni fa, risulta inattiva cioè con fatturato zero, €10mila di capitale sottoscritto, (versati €2.500), con un'unica persona 'a carico' cioè Davide Orsatti (Amministratore Delegato) e di proprietà interamente della Daiquiri Italia Srl". 
In Italia questo non sarebbe consentito e finirebbe sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti. Al di là di questo, sorprende che in un momento così difficile per Cuba (sopratutto sotto il profilo energetico) la Camera di Commercio sponsorizzi un modello di business tipicamente capitalista (come un parco acquatico) che richiede grosse riserve d'acqua e di energia per il sollazzo dei turisti in un luogo pubblico per eccellenza. 
Curioso anche che si affidi ad una società di fatto vuota e senza curriculum un simile progetto. In Italia qualunque giornalista avrebbe notato (e passato la notizia a Dagospia) che nella foto opportunity appare, oltre allo sconosciuto Signor Davide Orsatti, anche un certo Claudio Cardini. E qui la cosa si fa più interessante. 

Le notizie mainstream che compaiono su Cardini sono datate. Da visura camerale risulta attualmente presente in 10 società in cui ricopre cariche che vanno da amministratore unico a consigliere a presidente di consiglio di amministrazione. In particolare è amministratore unico della Holding Futura Srl che ha la sede legale in via Giacomo Leopardi, 31 Montevarchi (AR), lo stesso indirizzo di Sabor Cubano Srl che però è lo Studio Commerciale del Dottor Fabio Noferi. 
Così siamo andati su google maps e abbiamo visto solo un giardino recintato e semi abbandonato con un casotto in legno e due TIR dentro. Cardini, sempre da visura camerale, è stato da amministratore unico a consigliere a presidente o vice presidente di consiglio di amministrazione o socio accomandante di 30 società di cui 16 cancellate. 
È stato anche amministratore unico fino al 1° luglio 2021 della Daiquiri Italia Srl, che possiede interamente la Sabor Cubano Srl. Nella Daiquiri Italia Srl dunque non appare Claudio Cardini e dunque non si comprende cosa ci stesse a fare nella foto opportunity di un futuro parco acquatico a L'Avana. 
I rappresentanti della Daiquiri sono infatti Iorio Luciano Domenico e Terry Herrera Yisneidy. 
Si apprende però dalla stampa che esiste una Daiquiri Tour Inc. di cui Claudio Cardini sarebbe il proprietario ("dueno") della Daiquiri Tours Inc. collegata a una società offshore inclusa nel database Paradise Papers (una fuga di milioni di documenti su investimenti nei paradisi fiscali di tutto il mondo). Si tratta di Justlisten Technology Ltd., società creata nel 2009 a Malta da Massimiliano Bisceglia per commercializzare i prodotti di Whisper USA Inc., altra società da lui creata, proprietaria del sistema di audioguida che Daiquiri Tours utilizza nelle sue destinazioni turistiche. Secondo i documenti, sia Massimiliano Bisceglia che Whisper USA Inc. sono stati amministratori di Daiquiri Tours Inc. tra il 2016 e il 2020. Annette Morejón, la sua attuale amministratrice, presiede la sezione statunitense di Whisper System, collegata a Whisper USA Inc. Tuttavia, Justlisten Technology non è l'unico collegamento tra Daiquiri Tours e le società offshore. Uno dei rappresentanti della panamense Daiquiri Tours S.A., Peter John Bowen, è apparso nel 2016 nel database dei Panama Papers, un'altra fuga di documenti legati alla registrazione di società nei paradisi fiscali. Lì, Bowen appare come azionista di Montrose Brighton Ltd. e Rani Boats Ltd., due società registrate nelle Isole Vergini britanniche. 

Tutto questo per mera informazione ai lettori e per dire che siamo in presenza di un sistema che la Guardia di Finanza definirebbe di scatole cinesi e di accordi con società inattive, senza dipendenti e know-how o pacchetti clienti, che hanno sede questa volta in un giardino semi abbandonato di un'area industriale in provincia di Arezzo. 
Chiunque realmente progetterà e realizzerà il parco acquatico a L'Avana - godendo di otto anni senza imposte sugli utili e successivamente pagando un'aliquota fiscale solo del 15% e nel primo anno di attività esente dall'imposta sulle vendite e sui servizi e in seguito pagando percentuali ridicole - a questo punto è affare della fiscalia cubana. Ci domandiamo però, come attivisti, se era una priorità per L'Avana, ma soprattutto se è un modello accettabile in un paese socialista e infine se risponde all'esigenza che lo stesso ambasciatore della Repubblica di Cuba in Italia e Malta, Mirta Granda Averhof, riteneva una priorità per gli investimenti italiani: "Puntiamo moltissimo sulla collaborazione commerciale con l'Italia perché voi avete i prodotti di cui abbiamo bisogno, a cominciare dall'agroindustria. 
Oggi siete il nostro secondo partner commerciale in Europa e il mio obiettivo è allargare la collaborazione, vorrei che diventaste il primo quando io avrò finito il mio mandato". Chissà se è andata così, al di là delle polemiche tristi e se confermate anche gravi che si leggono sui giornali anche di come Cardini tratti i suoi dipendenti a Cuba. 




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