venerdì 29 marzo 2019

QUANTE E QUALI LEGGI HA VIOLATO GUAIDO'?

Sono passati più di  60 giorni da quando Juan Guaidó si è proclamato presidente ad interim del Venezuela in una piazza pubblica nella città di Caracas. In questo lasso di tempo, il Venezuela ha affrontato un tentativo di violazione dei suoi confini, il furto di oltre $35MLD del suo patrimonio e di beni all'estero, sabotaggi elettrici, azioni terroristiche, solo per citare alcuni esempi di ciò che il governo di Maduro ha definito una "guerra multidimensionale" contro la nazione bolivariana.

Due fatti attirano però l'attenzione:

1) Alcuni media internazionali come la CNN, il New York Times, l'AFP e la Reuters, hanno cambiato 'rotta', smantellando la narrazione anti Maduro dei media come, ad esempio, l'incendio dei c.d. "aiuti umanitari" al confine colombo-venezuelano. Inoltre, si è palesato il declino della figura mediatica di Guaidó presso i media mainstream: da "presidente ad interim", a "presidente in carica", poi "leader dell'opposizione" e infine semplicemente "ingegnere venezuelano".

2) La violazione delle leggi da parte di Juan Guaidó.

L'Avvocato costituzionalista Maria Alejandra Diaz, Presidente della Commissione sui Diritti Umani e le Garanzie Costituzionali dell'Assemblea Nazionale Costituente, ha rilasciato un'intervista a Sputnik, al fine di effettuare una valutazione giuridica e politica sul secondo punto.

D) Quando Juan Guaidó ha iniziato a violare la Costituzione?R) Dal 2015. L'Assemblea Nazionale vince legittimamente le elezioni e l'opposizione diventa maggioranza nell'AN, ma inizia una sorta di distacco dall'ordine costituzionale venezuelano quando sono state approvate delle leggi anti costituzionali. E' stato il primo conflitto con la Camera Costituzionale della Corte Suprema di Giustizia, che deve proteggere la Costituzione e ne è l'ultimo interprete costituzionale. Di fronte a tale conflitto, il Tribunale ha mediato e annullato circa 13 leggi. Dopo di che l'Assemblea Nazionale ha compiuto un'altra violazione, annettendo tre deputati i cui atti di proclamazione erano stati annullati e quindi non potevano essere incorporati in plenaria. Si trattava di tre deputati indigeni che sono stati eletti con vizi sostanziali, motivo per cui erano stati posti al di fuori dell'ordine costituzionale, nonostante fossero giunti legittimamente, nell'ambito del CNE, ai poteri costituiti e al sistema elettorale e democratico venezuelano stesso.
Quindi Guaidó, dal momento che ha scelto di annettere questi 3 deputati [5 gennaio 2019], ha violato una decisione della Magistratura, in questo caso, la Camera della Corte Suprema,
perché gli  atti di proclamazione erano stati annullati per vizi sostianziali.
Il principio della separazione dei poteri è chiaro nella Costituzione Venezuelana e ogni ramo del potere pubblico ha una funzione precisa. Guaidò si è assunto il potere Legislativo, l'Esecutivo e anche quello interpretativo della Costituzione, come un tiranno.

D) Quante leggi ha violato Juan Guaidó?
R) Dal momento in cui ha chiesto un intervento straniero, ha violato quello che viene chiamato "il cuore della Costituzione", cioè gli articoli dall' 1 al 7. Affermare che abbia violato uno o due articoli sarebbe una verità dai piedi di argilla, ma dall'articolo 233, all'336, dall'1 al 7, cioè, gli articoli su cui si fondano gli scopi della Costituzione, quelli dello Stato, il modello dello Stato, i principi fondamentali della Costituzione. Tutti sono stati violati dal comportamento di quest'uomo e dagli accoliti che lo accompagnano.

Ma ha anche violato altri tipi di leggi di altro rango, come il Codice Penale. Lì abbiamo il problema del tradimento, di usurpazione delle funzioni di presidente attraverso la nomina di presunti ambasciatori che operano in alcuni tribunali internazionali.

Quando Guaidò con l'intero organo collegiale dell'Assemblea Nazionale hanno pubblicato lo Statuto per la Transizione, hanno assolutamente violato l'intera Costituzione perché questo statuto abroga la Costituzione stessa.  Pertanto non è solo Guaidó, ma l'Assemblea Nazionale ad aver perpetrato un colpo di Stato contro la Costituzione, pubblicando lo statuto transitorio. Un regime che non esiste nella nostra Costituzione. Hanno violato l'interpretazione e l'oggetto dell'organismo di regolamentazione stabiliti dalla Costituzione, trascurando la portata delle sentenze, che sono criteri giuridici nell'ordinamento costituzionale venezuelano e sono una fonte di diritto. L'elenco delle violazioni è lunghissimo. Siamo in presenza di un comportamento che ha sistematicamente violato non solo il codice penale, ma l'intero ordine costituzionale.

D) Juan Guaidó ha esercitato azioni per congelare i beni del paese e bloccare i conti della nazione. In termini legali, qual è la tua opinione su questo?
R) Juan Guaidó non è altro che il burattino di un piano più grande per acquisire le ricchezze del Venezuela. Quando analizzi la mappa delle possibilità economiche, in particolare le risorse naturali del mondo, ti rendi conto che tra 20 anni i due paesi che avranno risorse petrolifere per 100 anni sono Iran e Venezuela. Gli Stati Uniti in otto anni non avranno petrolio, nemmeno scisto. La Colombia l'anno prossimo sarà nei guai seri, perché hanno gassificato il paese, ma non hanno petrolio con cui rifornirlo. È un conflitto di natura globale e geopolitica. Il Venezuela è il proprietario di questi beni, perché è questo che dice la Costituzione venezuelana e dove risiede l'origine del conflitto. Parliamo delle maggiori riserve al mondo di petrolio, oro, gas, diamanti e torio. [...] Vogliono far saltare il Diritto Internazionale in modo che ciò che rimane sia solo la legge del più forte.

D) Perché una persona che ha violato tutti questi articoli di legge della Costituzione, come Guaidó, rimane libera?
R) Juan Guaidó non gioca da solo, dietro di lui c'è un potere mondiale genocida. Il Venezuela è al centro della discussione geopolitica del mondo. Un errore che non dobbiamo fare è offrire una scusa affinché quel potere dia libero sfogo alle sue mire imperialiste. Il non riconoscimento di un Governo, il suo svuotare le ambasciate, è un conflitto più che legale di natura politica. Questa è la spiegazione del perché probabilmente il presidente Maduro, che ha più informazioni di noi, non avrà preso la decisione di arrestarlo. Juan Guaidó si sta dissolvendo. Dice di essere presidente, ma non può eseguire una singola azione come presidente. Dove ha la forza? Nel sistema finanziario che è il suo vero alleato, grazie a sanzioni e appropriazione indebita di beni della Repubblica.

D) Il giornalista Dan Cohen (RT America) ha equiparato la figura di Guaidó con quella dell'esca sulla canna da pesca. Ha detto che gli Stati Uniti lo usano come esca per promuovere un "casus belli". Come dovrebbe essere affrontato questo problema di violazione delle leggi e della Costituzione venezuelana in modo da non cadere nella trappola di Washington, ma allo stesso tempo non erodere lo stato di diritto?R) Eccoci nella cornice di un conflitto c.d. ai margini. Perché di fronte alla massiccia violazione della Costituzione da parte di Juan Guaidó, c'è un valore più grande che deve essere preservato che è la pace. Nel bel mezzo di questo conflitto di bassa, media ma anche di lunga intensità, che mi ricorda molto la Plaza Altamira, dove i generali si sono ribellati a Chávez, c'è l'OAS (L'organizzazione degli Stati Americani). Nessuno aveva capito cosa stava succedendo, solo Chavez e finalmente, quando le condizioni erano giuste, ha agito. E abbiamo vinto ed è per questo che siamo qui. Può essere un'analoga valutazione venga fatta dal Governo di Maduro. Il pericolo di Guaidó non è Guaidó, ma quelli che lo sostengono cioè i cannoni e le bombe degli Stati Uniti d'America, non dimentichiamolo.

 (sintesi tratta dall'intervista di José Negrón Valera - Sputnik)

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