"Oggi sono all'OAS (Organizzazione degli Stati Americani) per raccontare
al mondo la nostra verità. È stata costruita una montagna di menzogne,
falsità, manipolazioni, calunnie; Un mondo parallelo alla realtà che
serve a confondere milioni di persone su ciò che accade in Venezuela.
Un'ondata di autoproclazioni attraversa l'emisfero. In Venezuela, uno si
auto-proclama presidente, il Segretario generale dell'OAS si proclama
come capo di questa organizzazione e comincia a riconoscere e a non
riconoscere i governi e nessuno capisce da dove prenda questa autorità.
All'interno dell'OAS, un impiegato dei corpi di propaganda di
Washington, si autoproclama ambasciatore del Venezuela senza che nessuno
comprenda come possa occupare questa posizione.
Per aggiungere
ulteriore confusione, un senatore americano si autoproclama capo della
nostra Forza Armata Nazionale Bolivariana e minaccia i nostri ufficiali
in Venezuela. Un consulente della Casa Bianca si autoproclama
proprietario del nostro petrolio e ruba al popolo venezuelano più di
$30MLD, mentre tutti discutiamo su quale fosse l'articolo della
Costituzione applicabile alla situazione. Mr. Trump, a capo di quanto
sopra, si autoproclama proprietario e Signore delle risorse naturali,
territori e popolo della colonia che lui chiama Venezuela. Abbiamo una
vera epidemia di autoproclazioni!
L'autoproclamato in Venezuela ha approvato il saccheggio da parte del governo degli Stati Uniti delle proprietà
del nostro popolo per decine di miliardi di dollari. Ha accettato che un
senatore della Florida nominasse un dipendente di una compagnia
petrolifera statunitensi come ambasciatore venezuelano in questo paese.
L'autoproclamato difende le misure di soffocamento economico contro il
nostro popolo, perché producano le sofferenze necessarie affinché i
militari decidano di sostenerne il potere. Il colpo di stato è
considerato un successo a Washington, dove tutti celebrano il saccheggio
della nostra nazione, ma è un fallimento in Venezuela dove anche per
dormire l'autoproclamato ha bisogno della protezione
delle ambasciate straniere. In Venezuela il fantoccio di Washington un
giorno minaccia le FANB affinché gli obbediscano; un altro giorno le
accusa di corruzione e di omicidio; un terzo giorno offre amnistia; un
quarto giorno offre tangenti e quando tutto fallisce, finisce per
minacciare di annientarle con le forze armate statunitensi. Questo non è
il comportamento di un sedicente presidente del Venezuela, ma è quello
di un agente al servizio di un potere straniero. È ovvio che il pupazzo
obbedisce agli ordini di Washington. Ciò che sta accadendo è un
tentativo di riconquistare l'America Latina come se fosse il cortile
dell'Impero governato dal più grande auto-proclamato: Donald Trump.
L'obiettivo reale di questo intero processo di aggressione è il
saccheggio, saccheggio e saccheggio. La più grande rapina nella storia
del Venezuela è avvenuta la settimana scorsa. Il governo di Trump ha
derubato il popolo venezuelano, almeno di $30MIL.
In Venezuela 🇻🇪
il colpo di stato è fallito e le Forze Armate Nazionali Bolivariane,
insieme al suo popolo, sono la garanzia della pace e della libertà della
nazione. Gli autoproclamati non hanno la stoffa nazionale per essere
seguiti dal paese. Ora sono disperati e minacciano le forme più rudi,
insolenti e stridenti. Bloccati nella palude di un piano delirante
possono tentare di salvarsi con azioni sempre più pericolose e
disgustose. Stanno trattando il Venezuela come un gigantesco esperimento
di privazione economica e si aspettano che il paese collassi per poi
apparire come i salvatori. Credono che in poche settimane le sofferenze
nazionali saranno intollerabili e la popolazione si arrenderà da sola. E
mentre lavorano per deteriorare le capacità della nazione in termini di resistenza
morale, economica e militare, preparano operazioni clandestine per
giustificare l'azione militare esterna. Solo le menti contorte, le anime
avvelenate dall'odio e dall'avidità possono progettare tali piani vili e
bassi. Si tratta di opere di organizzazioni criminali e non di governi
responsabili. Stanno portando la regione all'abisso.
C'è un ultimo
scenario: l'opinione pubblica degli Stati Uniti stessa reagisce e
respinge che Trump, in suo nome, usi le sue forze armate in guerre
coloniali contro un paese di questo continente, che già si è dichiarato
una zona di pace. Le nazioni della regione e del mondo decidono di
difendere i principi della carta delle Nazioni Unite e della stessa OAS e
respingere così l'avventura militare dei fanatici della dottrina Trump.
Il nostro popolo capisce il pericolo esistenziale che sta affrontando e
rafforza la sua coscienza patriottica, le donne e gli uomini, i civili e
i militari, di tutte le regioni e le origini sociali, sono organizzate
in un potente movimento nazionale per la salvezza della patria e per la
pace.
La nostra generazione ha il dovere di salvare la Repubblica,
la giustizia è dalla nostra parte. Siamo nel processo di seconda
liberazione del nostro paese e non mancheremo al nostro dovere!"
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
CONTRO IL PASSAGGIO DI BOLIVAR, GLI EROI INVERTITI DEL NEOCOLONIALISMO
di Geraldina Colotti - 12 ottobre 2024 Nel giorno della resistenza indigena, condivido queste riflessioni che condividiamo con il Centro Naz...
-
Se il popolo latinoamericano vuole essere efficace di fronte al colonialismo, deve prestare attenzione alla questione della decolonizzazione...
-
Abbiamo già scritto che il 10 e 11 settembre si è tenuto a Caracas il primo Congresso internazionale contro il fascismo, il neofascismo ed ...
-
Nel 1937, quando la Repubblica spagnola resistette all'assalto delle truppe franchiste, appoggiate con decisione da Hitler e...
Nessun commento:
Posta un commento