Secondo quanto dichiara il governo del presidente paraguaiano Mario Abdo, il presidente di Panama, Juan Carlos Varela, che è impegnato in una visita di tre giorni ad Asunción, ha sottolineato ieri che "c'è una forte volontà da parte del Paraguay di perseguire un ritorno democratico e la validità della pace sociale in Venezuela. La situazione va ben oltre un conflitto ideologico o politico, è una questione chiaramente umanitaria".
Il Paraguay è mebro del sedicente Gruppo di Lima, formato da paesi latinoamericani e Canada, che si incontreranno la settimana prossima a Bogotà per esprimere il loro sostegno all'autporclamato Guaidó.
Varela e Abdo hanno firmato accordi di cooperazione bilaterale per lo scambio commerciale e turistico. Altri accordi di cooperazione sono stati firmati su questioni di sicurezza e scambio di intelligence, secondo la dichiarazione.
Anche il Ministro degli Esteri spagnolo, Josep Borell, ha sottolineato che "esiste una posizione comune nell'Unione europea e l'abbiamo resa nota al consigliere per la sicurezza degli Stati Uniti: la soluzione al caso venezuelano non è un intervento militare degli Stati Uniti. Il record degli interventi militari USA in America Latina, che non si può dire che siano stai un successo, li porterà ad astenersi da una simile azione". Relativamente alla ricerca di una soluzione diversa dall'intervento militare, Borell ha dichiarato che è importante mantenere il lavoro del gruppo di contatto, che cerca di proporre un'alternativa affinché si tengano elezioni libere. Maduro intanto, in un'intervista ad AP ha dichiarato che il Venezuela sarà un precedente di "come si risolveranno i conflitti del continente nel XXI secolo".
Il Paraguay è mebro del sedicente Gruppo di Lima, formato da paesi latinoamericani e Canada, che si incontreranno la settimana prossima a Bogotà per esprimere il loro sostegno all'autporclamato Guaidó.
Varela e Abdo hanno firmato accordi di cooperazione bilaterale per lo scambio commerciale e turistico. Altri accordi di cooperazione sono stati firmati su questioni di sicurezza e scambio di intelligence, secondo la dichiarazione.
Anche il Ministro degli Esteri spagnolo, Josep Borell, ha sottolineato che "esiste una posizione comune nell'Unione europea e l'abbiamo resa nota al consigliere per la sicurezza degli Stati Uniti: la soluzione al caso venezuelano non è un intervento militare degli Stati Uniti. Il record degli interventi militari USA in America Latina, che non si può dire che siano stai un successo, li porterà ad astenersi da una simile azione". Relativamente alla ricerca di una soluzione diversa dall'intervento militare, Borell ha dichiarato che è importante mantenere il lavoro del gruppo di contatto, che cerca di proporre un'alternativa affinché si tengano elezioni libere. Maduro intanto, in un'intervista ad AP ha dichiarato che il Venezuela sarà un precedente di "come si risolveranno i conflitti del continente nel XXI secolo".
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