mercoledì 26 dicembre 2018

#VENEZUELA - 'DACCI OGGI IL NOSTRO FANGO QUOTIANO'.

#VENEZUELA - 'DACCI OGGI IL NOSTRO FANGO QUOTIANO'.

Si moltiplicano senza sosta, soprattutto in questi giorni di festa, le notizie contro il Venezuela, in particolare dell'agenzia britannico/canadese Reuters (sedicente politically correct sui termini ad impatto emotivo, ma non sui contenuti, evidentemente), che difende gli interessi delle società canadesi come la Crystallex di cui abbiamo parlato il 24 dicembre scorso a proposito della Citgo di PDVSA (la compagnia petrolifera statale venezuelana). La questione delle sanzioni imposte dagli USA e dal Canada che influenza in modo pesantissimo l'economia del Venezuela non è una questione retorica filogovernativa.
Nessuna azienda statunitense o canadese può ignorare la gravità di una dichiarazione di un suo Presidente secondo cui il Venezuela rappresenta una "straordinaria minaccia alla sicurezza nazionale" (Obama) o che è coinvolto nel traffico di droga e nel riciclaggio di denaro sporco (cosa che è stata smentita dopo mesi dall'untore stesso con tanto di scuse inutili dopo il danno provocato).
Uno degli effetti multipli della campagna di Washington contro il governo venezuelano è stato l'esodo aziendale degli ultimi anni, che comprende Clorox, Kimberly-Clark, Ford, Colgate Palmolive, General Mills e General Motors. Quando Kellogg chiuse le operazioni alla vigilia delle elezioni del 20 maggio, Maduro osservò che i dirigenti della società erano certi che i venezuelani si sarebbero spaventati e si sarebbero astenuti dal votare per lui.
Le azioni ostili di Washington dunque hanno un impatto significativo non solo sull'economia venezuelana. L'industria petrolifera è un esempio calzante. Pratiche immotivate nel settore sono state ben documentate dal Procuratore generale Tarek William Saab, nominato nell'agosto 2017, che ha immediatamente denunciato e puntualmente documentato i rapporti di corruzione che hanno provocato numerosi arresti degli alti dirigenti della compagnia petrolifera statale PDVSA. Ma la società è stata anche vittima delle sanzioni che hanno influito sul suo rapporto con i principali fornitori di servizi petroliferi come Baker Hughes, Halliburton e Schlumberger. Al fine di evitare un rapporto diretto con PDVSA, queste società statunitensi hanno deciso di lavorare attraverso una società di intermediazione che affitta le proprie attrezzature e assume il proprio personale, riducendo al contempo i profitti. Allo stesso tempo, Chevron, che è l'unica compagnia petrolifera statunitense con una presenza importante in Venezuela, si è astenuta dal fare investimenti significativi nel recente passato. C'è sempre un motivo politico dietro le decisioni riguardanti l'investimento del capitale internazionale, così come il capitale nazionale (si pensi che ad esempio Alimentos Polar, produce in Colombia e in Texas ciò che precedentemente produceva in Venezuela). L'intensità e l'efficacia della guerra economica 'politicamente ispirata' è la piaga del Venezuela. Prendiamo un altro caso del 2017: numerose compagnie aeree hanno deciso di sospendere i voli in Venezuela, tra queste Delta, United, Lufthansa, Avianca, Iberia, Aeromexico e Aerolineas Argentinas, mentre American ha cancellato molti voli, compresi quelli verso New York. I motivi? Tutti diversi e nessuno convincente. American ha detto che la causa era la mancanza di sicurezza, ma se così fosse, perché non ha cancellato tutti i voli? Inoltre, chiunque poteva vedere con i suoi occhi il trasferimento di routine dei membri degli equipaggi mentre tranquillamente si dirigevano negli alberghi vicini all'aeroporto di Maiquetia Simón Bolívar senza alcun pericolo. L'altro argomento topico delle compagnie aeree è stata la questione dei loro crediti. Peccato che il 'debito venezuelano' con loro è relativo al periodo in cui i venezuelani potevano acquistare i biglietti in Bolivar e il governo avrebbe dovuto convertirli in dollari per pagare le compagnie aeree, cioè una pratica che si è conclusa circa 4 anni fa.
Insomma, se per la Reuters la parola "terrorista" non può essere usata perché «ciò che per un uomo è un terrorista, per un altro uomo è un combattente per la libertà», si può invece scrivere una notizia facendo "terrorismo" contro il Venezuela. #ResistenzaBolivariana

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