venerdì 14 dicembre 2018

VENEZUELA E IL MERCATO DELLE CRIPTOVALUTE

La catena americana di fast food Church's Chicken ha iniziato ad accettare pagamenti in criptovaluta Dash (DASH) nelle sue sedi in Venezuela, secondo un annuncio ufficiale su fb del 12 dicembre.
Church's Chicken sostiene di essere la prima catena mondiale di fast food ad accettare pagamenti in cripto. In realtà il 7 dicembre, il PR e Media director di DashNews, Mark Mason, aveva annunciato via tw che la KFC (Kentucky Fried Chicken) in Venezuela avrebbe iniziato ad accettare i pagamenti di Dash la settimana seguente. La KFC Venezuela ha smentito la notizia, tuttavia, sia Dash sia KFC hanno confermato di essere in trattativa per quanto riguarda la possibilità di pagamenti crittografici. Come riportato da Cointelegraph ad agosto, il CEO del Dash Core Group, Ryan Taylor, ha dichiarato che il Venezuela è diventato il secondo mercato per il Dash, con quasi un centinaio di commercianti che accettano la criptovaluta ogni settimana. Nella Top10 dei paesi criptocentrici (cioè dove ci sono maggiori clienti digitali) ci sono: USA, Romania, Repubblica Ceca, Cina, Spagna, Polonia, Turchia, Giappone, Svizzera e Corea del Sud. In Italia, paese arretrato nei pagamenti digitali rispetto al panorama europeo, è ancora molto difficile riuscire a spendere criptovalute.
Ricordiamo che il 1° ottobre è stato il Petro-day: la criptovaluta appoggiata sul valore delle risorse naturali del Venezuela (petrolio, ma anche oro, gas naturale e diamanti) è entrata in vigore. Inoltre, è stata inaugurata la piattaforma web petro.gob.ve, dove ogni venezuelano, dal 5 novembre, può acquistare Petros pagandoli in bolìvares sovrani o in altre criptovalute, come Bitcoin, Ripple o Ethereum, e accumularli su un apposito portafoglio digitale, allo scopo di consolidare la stabilità economica e l’indipendenza finanziaria del Venezuela, unitamente a un progetto ambizioso e globale per la creazione di un sistema finanziario internazionale più libero, equo ed equilibrato. Evocata per la prima volta dall’ex presidente Chàvez nel 2009, la criptovaluta – la prima controllata da un governo statale – era stata presentata da Maduro lo scorso dicembre, in un momento di grande popolarità del Bitcoin.

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