MIGRAZIONE VENEZUELANA
"Nessuno di loro, salvo politicanti e corrotti in fuga, è andato via
perché si sentiva perseguitato o perché la sua vita era in pericolo per
una situazione di guerra o di repressione. Quanti hanno lasciato il
paese lo hanno fatto per decisione propria, in cerca di altre strade, ed
è nel loro diritto farlo.
Ci sono anche molti che stanno tornando, per conto proprio o con il programma
ufficiale “Vuelta a la Patria”. Si sono resi conto che non è oro tutto
quello che luccica e che in altri paesi possono andare incontro a
problemi peggiori che nel nostro. D’altra parte, si è esagerata
l’importanza del fenomeno – un’altra manifestazione della guerra
informativa contro il Venezuela -, confrontando l’emigrazione
venezuelana con casi come quelli dei paesi africani e del Medio Oriente,
con i loro flussi di rifugiati in fuga da guerre, terrorismo e
carestie.
In Venezuela non c’è nessuna di queste tre piaghe.
Esistono differenze politiche radicali, ma c’è pace. E neppure si può
parlare di carestia, per quanto vi siano innegabili difficoltà
economiche. Il tema della migrazione è un’altra questione amplificata e
strumentalizzata dall’imperialismo". (Néstor Francia, poeta e saggista
venezuelano)
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