mercoledì 5 dicembre 2018

DOLLARO, VALUTA DI RISERVA PRINICIPALE?


DOLLARO, VALUTA DI RISERVA PRINICIPALE?

Il Venezuela, in questi giorni impegnato in incontri bilaterali con Turchia e Russia, fa parte dei c.d. paesi "dissidenti dagli Usa in politica estera (una volta chiamati non allineati)". Sono "paesi che studiano la possibilità di utilizzare le rispettive valute nazionali anziché il dollaro statunitense per gli scambi tra loro. Si tratta di sei paesi che da soli raggiungono oltre metà della popolazione e del pil mondiale: Russia, Turchia, Iran, Cina, Venezuela e India.
<<Con la Turchia e l’Iran, stiamo anche organizzando e implementando i pagamenti in valute nazionali con la Repubblica Popolare Cinese>>, ha spiegato il ministro degli esteri del Cremlino Sergej Viktorovic Lavrov, confermando che Mosca sta studiando da tempo la possibilità di utilizzare le rispettive valute nazionali anziché il dollaro statunitense per gli scambi tra Russia, Turchia, Iran e Cina. Iran e Turchia stanno già utilizzando le valute nazionali dopo un accordo firmato nell’ottobre 2017, simile a quello in vigore tra Iran e India.
Lo scorso luglio, anche la Banca Centrale della Nigeria ha venduto yuan nella sua prima asta della valuta cinese, due mesi dopo aver accettato uno scambio di 2,5 miliardi di dollari con Pechino. La Cina, da parte sua, ha firmato un accordo triennale del valore di 4,8 miliardi di dollari con il Sudafrica e accordi simili con altri mercati emergenti, alcuni dei quali sono stati fatti con la sua valuta ufficiale renminbi (o yuan). L’investitore americano Jim Rogers, durante un intervento dello scorso maggio al Forum economico internazionale di San Pietroburgo (SPIEF) in Russia, ha sottolineato che il dollaro potrebbe perdere il suo status di valuta di riserva principale molto prima dell’anno 2030" (da red: Il Faro di Roma).

Nessun commento:

Posta un commento

CONTRO IL PASSAGGIO DI BOLIVAR, GLI EROI INVERTITI DEL NEOCOLONIALISMO

di Geraldina Colotti - 12 ottobre 2024 Nel giorno della resistenza indigena, condivido queste riflessioni che condividiamo con il Centro Naz...