In Colombia cresce la xenofobia nei confronti dei migranti venezuelani sostenuta dai media e dallo stesso governo, mentre ne ottiene tutti i benefici economici. Al grande business degli "aiuti umanitari", si uniscono i profitti realizzati attraverso lo sfruttamento economico diretto della forza lavoro arrivata dal Venezuela a quelli economico formale, informale e illegale della Colombia neoliberista.
Secondo un recente rapporto sulla migrazione del Venezuela in Colombia circa il 75% della popolazione venezuelana attualmente residente in Colombia è nella c.d. età economicamente attiva. Il 19,79% sono professionisti laureati. Il 31.99% hanno un lavoro informali (senza contratto di lavoro), il 29,5% sono lavoratori autonomi e solo il 1,09% ha un impiego formale.
Il livello di istruzione dei venezuelani, anche della classe operaia, è superiore a quello colombiano. La Colombia, in modo pianificato, attua politiche a livello centrale volte allo sfruttamento della popolazione migrante del venezuelana, creando gravi disuguaglianze e reiterando la violazione costante dei diritti dei lavoratori. Tutti elementi che caratterizzano la Colombia e che il Venezuela non ha mai conosciuto, nemmeno nei decenni precedenti la Rivoluzione Bolivariana. E intanto continua con successo il piano di rientro "Vuelta a la Patria" voluto dal Presidente N. Maduro. Superata quota 10.000.
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