domenica 7 luglio 2019

LE PROVE, SIGNORA BACHELET

L'Alto Commissario Michelle Bachelet, lo stesso stile del suo predecessore Navy Pally, ha appena presentato il rapporto sulla situazione dei diritti umani in Venezuela. Pieno di imprecisioni, informazioni non verificate o verificabili errori, omissioni e false dichiarazioni, la relazione in questione manca il rigore e la serietà che richiede la presentazione di tali documenti le cui implicazioni mette a rischio la pace, non solo Venezuela, ma di tutta l'America.
Non ci occuperemo di queste righe nel sottolineare la parzialità del rapporto presentato da Bachelet quando si riferiscono informazioni provenienti solo da fattori politici dell'opposizione che eludono i dati ufficiali e le relazioni di organizzazioni come Fundalatin. A questo proposito c'è molto inchiostro versato. Molto meno mostrano la mancanza di rigore metodologico nella raccolta, elaborazione e analisi delle informazioni.
Diciamo solamente che è diventata pratica comune la politicizzazione e strumentalizzazione dei diritti umani come scusa, da parte degli Stati Uniti, di invadere territori e violare la sovranità. Nel frattempo, il Sistema delle Nazioni Unite, con discorsi ambigui, senza una posizione e chiedendo rispetto per la norma internazionale, si è compiaciuto del potere imperiale e degli interessi delle grandi capitali. Si è prestato alla politica della guerra. In modo vergognoso e ignominioso si è unito alla menzogna e alla manipolazione. È stato un complice. (Di Margarita Curzio, Estratto da Resumen latino-americano, 6 luglio 2019)

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