Vediamone alcune solo il 30 aprile.
1) Guaidóg USAeGetta: "si trova in una base militare nella capitale, La Carlota, circondato da soldati".
Falso, erano su un'autostrada, chiamata Francisco Fajardo, vicino ad una base aerea.
2) Leopoldo Lopez: "è stato rilasciato su ordine del presidente Guaidó"
che "ha firmato il suo perdono e il Sebin (Servizio di Intelligence
bolivariana) e Dgcim (Direzione Generale del controspionaggio militare)
si sono attenuti all'ordine di rilascio".
Falso. Ha violato gli
arresti domiciliari perché alcuni soldati non hanno obbedito agli
ordini. Guaidó non ha alcuna autorità sul Sebin o sul Dgcim, né sulla
struttura militare o sulla polizia venezuelana, dunque non poteva dare
alcun ordine.
3) Il tentativo di golpe è stato presentato come un'
"operazione appoggiata dalle Forze Armate", come se ci fosse una
spaccatura nel sostegno militare al Presidente Maduro.
Falso: come
si vede in tutti i filmati e come hanno dovuto ammettere alla fine anche
ha stampa mainstream nei giorni seguenti, l' "esercito" che sosteneva
Guaidóg USAeGetta erano 25 soldati semplici che si sono rifugiati
nell'ambasciata brasiliana.
4) Questi militari sono stati ingannati
dai loro superiori, come dichiarato da loro stessi davanti alle
telecamere di Telesur e altri media. Prima gli hanno detto che dovevano
preparsi di tutto punto per ricevere una onorificienza, poi dovevano
trasferire dei prigionieri, quindi li hanno portati dalle parti di
Altamira a bloccare una strada. Alla fine si sono resi conto che si
trattava di un colpo di stato.
5) "una moltitudine di persone attorno a Guaidog e Leopoldo López.
Falso, erano qualche centinaio.
6) "Il regime combatte per la sua sopravvivenza con una dura repressione nelle strade"
Il saldo dei feriti nei due giorni del tentato golpe a Caracas: 27 il
primo giorno e 50 il secondo (fonte Servizi Sanitari), meno di dieci
arresti nella capitale, secondo le ONG, meno di quelli operati dalla
polizia a Buenos Aires nei confronti di chi protestava contro il colpo
di stato in Venezuela. Il giorno dopo, a Parigi, in occasione del 1°
maggio, ci sono stati 40 feriti e 300 arrestati e non per un colpo di
stato, ma per sedare una manifestazione della giornata dei lavoratori.
7) Silenzio sulla chiamata del Presidente dell'Assemblea Nazionale
Costituente, Diosdato Cabello, in difesa del palazzo presidenziale che
ha raccolto una folla oceanica. In una "rivolta popolare" contro "un
governo dittatoriale", come lo definisce la stampa mainstream, i
governanti non portano la gente in strada, ma l'esercito, e la gente va
sotto i palazzi presidenziali per chiedere le dimissioni dei governanti e
non per sostenerli.
8) Silenzio anche sulle immagini, per altro
trasmesse dalla televisione venezuelana, all'interno di una base
militare dove le telecamere hanno filmato gli oppositori "pacifici" che
assalivano una caserma lanciando pietre, bengala e colpi d'arma da
fuoco, e dove un ufficiale e alcuni soldati sono rimasti feriti.
9)
Il ministro della Cultura venezuelano, Ernesto Villegas, ha trasmesso le
immagini dell'opposizione "pacifica" che insieme a 25 soldati coinvolti
nel colpo di stato avevano in dotazione armi silenziate semiautomatiche
che non vengono utilizzate dall'esercito venezuelano né possono essere
comprate legalmente nel paese.
10) Così come nessuno dei media
mainstream ha mostrato le immagini di alcuna manifestazione a favore del
governo, né della massiccia manifestazione del 1° maggio che è stata
organizzata contro l'interferenza straniera e in appoggio al governo
venezuelano.
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