venerdì 15 marzo 2019

LA RUSSIA ACCUSA IL CANADA DI ESSERE COINVOLTO NEL BLACKOUT IN VENEZUELA

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zajárova, afferma che il blackout in Venezuela lo scorso fine settimana è stato organizzato dall'estero da persone con conoscenza del sistema elettrico nazionale.

Ha citato fonti con conoscenza dei sistemi tecnici, dicendo che l'operazione di black-out è stata effettuata da un' "azione complessa a distanza" contro il sistema di controllo delle principali centrali elettriche, che hanno attrezzature fabbricate in Canada: "Tutte le operazioni di algoritmi e i punti vulnerabili dell'apparecchiatura di quei sistemi erano ben noti direttamente dall'organizzatore del sabotaggio".
Zajárova ha sottolineato che la responsabilità delle conseguenze del blackout, inclusa la morte delle persone a causa della mancanza di elettricità negli ospedali, ricade su coloro che hanno ordinato l'attacco.
D'altra parte, Zajárova ha detto che i servizi segreti americani stanno stabilendo "legami con i contrabbandieri e trafficanti di droga" in Venezuela, dal momento che i funzionari statunitensi vogliono che questi criminali forniscano a Washington "informazioni su valichi di frontiera illegali" per poter essere usati dagli USA per i loro obiettivi di cambio di regime. (RT)

Intanto John Bolton (assistente del Presidente Trump per gli affari della sicurezza nazionale) dichiara: "La Russia non dovrebbe raddoppiare la posta su una psessima scommessa. Ha $10 miliardi che non potrà mai recuperare se continua a sostenere Maduro e usurpare la democrazia in Venezuela. La Russia dovrebbe fare la scelta intelligente e sostenere il passaggio del Presidente provvisorio Guaido alla prosperità".

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