Il ministro dell'Interno, Giustizia e Pace del Venezuela, Néstor
Reverol, ha riferito in diretta che il servizio di intelligence SEBIN ha
arrestato Roberto Eugenio Marrero Borgas, capo di gabinetto di Juan
Guaidó, su richiesta della Procura della Repubblica che ha condotto le
indagini, con l'accusa di essere direttamente responsabile
dell'organizzazione di gruppi criminali, "una cellula terroristica", che
è stata smantellata. L'obiettivo di questa cellula era quello di
realizzare "attacchi selettivi". A questo fine sono stati assunti
mercenari colombiani e centroamericani per compiere attentati alla vita
di leader politici, militari, magistrati del Tribunale Supremo di
Giustizia e per compiere atti di sabotaggio ai servizi pubblici, basi militari, ospedali, stazioni della metropolitana e creare
il caos nella società.
Sono state sequestrate numerose armi da
guerra e denaro in valuta straniera, oltre a veicoli, telefoni, divise
militari e altri elementi che forniscono grandi informazioni per le
indagini. E stato arrestato anche Luis Alberto Páez Salazar, facente
parte della scorta di Marrero.I detenuti fanno parte di un gruppo più ampio, completamente identificato e le agenzie di intelligence sono sulle loro tracce.
E' falso quanto dichiarato dall'opposizione che Marrero goda dell'immunità parlamentare. Non è deputato dal momento che il CNE nel 2015 non ha ammesso la sua iscrizione per sostituire il fuggitivo Carlos Vecchio nella lista Monagas, quindi il suo arresto è conforme alla legge. Bolton minaccia ritorsioni, così come Pompeo.
Noi non dimentichiamo una delle ultime 'imprese' di Marrero (LINK)
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