La conferenza stampa è stata interrotta da attivisti Code Pink, un movimento per la pace che già ha manifestato contro il golpe in Venezuela il 24 gennaio presso l'Organizzazione degli Stati Americani (OAS) presente Mike Pompeo. "Queste persone sono fasulle, non rappresentano il popolo venezuelano, rappresentano un colpo di stato orchestrato dagli Stati Uniti", ha detto dal podio Medea Benjamin, uno dei capi del gruppo, mentre un'altra donna ha mostrato uno striscione con la scritta in inglese "No al colpo di stato in Venezuela. "
Ieri, a Washington, 11 diplomatici venezuelani dei 56 accreditati negli
Stati Uniti, hanno dichiarato il loro sostegno all'autoproclamato
Guaidó, secondo quanto affermato da Carlos Vecchio e Gustavo Marcano che
però hanno lamentato l'impossibilità di lavorare. 3.000 persone si
sarebbero a questo punto rivolte direttamente al Governo del Presidente
Maduro per sbrigare le pratiche. Inoltre, Marcano ha sottolineato l'
"importanza di censire i Venezuelani negli USA (che sarebbero attorno ai
350mila) e la difficoltà di accedere agli edifici consolari o ai conti
bancari del Venezuela negli Stati Uniti"; non hanno squadre, francobolli
ufficiali o collegamenti con le istituzioni venezuelane. Inoltre non
hanno fondi per operare. "Tutto questo, ha detto Vecchio, deve essere
risolto".
Della serie: "Huston, abbiamo un problema".
Intanto, l'inviata di Guaidò che ha assalito la sede consolare in Costa Rica è stata costretta dal Governo locale a lasciare l'edificio e si è dovuta anche scusare pubblicamente.
Della serie: "Huston, abbiamo un problema".
Intanto, l'inviata di Guaidò che ha assalito la sede consolare in Costa Rica è stata costretta dal Governo locale a lasciare l'edificio e si è dovuta anche scusare pubblicamente.
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