domenica 27 gennaio 2019

ONU, CONSIGLIO DI SICUREZZA - IL VENEZUELA OTTIENE IL SOSTEGNO ALLA SUA SOVRANITA'


Il governo del Venezuela è stato in grado di sostenere la sua sovranità nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (ONU), dove 19 dei 35 paesi si sono espressi per la non ingerenza negli affari interni della nazione sudamericana e per il dialogo interno.
La riunione straordinaria è stata convocata su richiesta del Segretario di Stato USA, Mike Pompeo, al fine di ottenere il consenso internazionale che legittimasse il colpo di stato in Venezuela, lo sviluppo e il riconoscimento di un "governo fantoccio" imposto.
Tuttavia, gli Stati Uniti, i suoi governi alleati facenti parte del sedicente Gruppo di Lima e parte dell'Unione europea non hanno raggiunto i loro obiettivi all'interno del Consiglio di sicurezza, dove la maggior parte dei paesi di diversi continenti hanno chiesto il rispetto per la sovranità venezuelana e la non interferenza straniera.

La Russia, tra i 19 paesi e con diritto di veto, con il suo ambasciatore, Vasili Nebenzia, ha affermato che "la vera minaccia alla pace sono gli Stati Uniti e il loro desiderio di prendere parte al colpo di stato".
La Bolivia, che ha fatto uno degli interventi più alti insieme alla Guinea Equatoriale, ha sottolineato che il reale interesse della convocazione di un consiglio di sicurezza straordinario da parte di Mike Pompeo contro il Venezuela, risiede nella sue risorse naturali e nelle differenze ideologiche e politiche con il governo bolivariano. "Quale paese è migliore dopo un intervento degli Stati Uniti?" ha chiesto ai suoi colleghi il rappresentante boliviano, Sacha Llorenti.
Un altro forte sostegno è venuto dalla rappresentanza diplomatica della Cina. "Noi sosteniamo gli sforzi del governo venezuelano nella difesa della sua sovranità e la stabilità del paese e siamo contro l'ingerenza negli affari del Venezuela," ha affermato il diplomatico Ma Zhaoxu. "La situazione in Venezuela è questione tutta interna al paese e non rappresenta una minaccia per la pace internazionale".
Da parte sua, l'ambasciatore permanente di Cuba, Anayansi Rodriguez, ha detto che gli attacchi contro il governo del Venezuela rappresentano l'ennesimo disperato tentativo di rovesciare il governo e che è fallito grazie "alla resistenza inflessibile del popolo venezuelano e la sua volontà di difendere la sovranità nazionale".
Sud Africa: "Si dovrebbero creare e promuovere le condizioni favorevoli per il dialogo e la cooperazione, che facilitino la risoluzione delle difficoltà per il popolo venezuelano".
Dominica: "Per rispondere pacificamente alla situazione in Venezuela, è necessario il dialogo tra le parti e la Dominica offre i suoi buoni uffici per facilitare questo processo".
Nicaragua: "Chiediamo rispetto per la costituzionalità del presidente Nicolás Maduro in Venezuela".
Messico: "È il popolo del Venezuela che deve scegliere il proprio corso senza alcuna interferenza".
Barbados: "I presidenti dei Caraibi rimarranno fedeli al Venezuela, chiediamo un dialogo pacifico e respingiamo ogni interferenza negli affari interni di quel paese".
Uruguay. "La soluzione peggiore per il Venezuela è di aumentare il suo isolamento internazionale."
El Salvador: "La soluzione pacifica del conflitto, il pieno rispetto del non-intervento e della sovranità, il no all'uso o alla minaccia della forza sono il modo migliore per superare le difficoltà."

(altri interventi sono disponibili nei commenti al post sulla diretta del Consiglio Straordinario di Sicurezza ONU)


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