mercoledì 12 dicembre 2018

IL SERVO DEL PADRONE, SULLA PELLE DEL POPOLO VENEZUELANO

IL SERVO DEL PADRONE, SULLA PELLE DEL POPOLO VENEZUELANO

Dopo Marco Archetti su Il Foglio, ecco a voi Daniele Rosa. Vince il premio quotidiano "servo del padrone". Su Affari Italiani, noto produttore di bufale, il cinico servo Rosa ci regala un pezzo propaganda anti Maduro che non meriterebbe nemmeno di essere citato come sacchetto per le deiezioni canine se non fosse per un piccolo particolare. Questo servo è 'figlio' della Bayer, una delle società farmaceutiche che chiede, attraverso il presidente della Federazione farmaceutica del Venezuela, grande amico di Washington, di "aprire urgentemente un canale umanitario per consentire al paese l'approvvigionamento di materiale e prodotti medicali ridotti al 15% delle necessità" perché il debito del Venezuela è di 5 mld di dollari. Peccato che noi non dimentichiamo che nel maggio 2012, sotto Chávez, gli stessi attori avevano già denunciato un taglio del 42% delle valute nel settore sanitario; nel 2013, annunciavano un livello di scarsità del 40%; nel 2014 del 60%, nel 2015 del 70% e via dicendo. Peccato che ciò non corrisponde al livello delle importazioni registrate e ancor meno ai rapporti finanziari annuali delle grandi corporazioni transnazionali responsabili dell'importazione. Queste "grandi corporazioni" ricevono valuta a tassi di cambio preferenziali, acquistano i prodotti all'estero e li vendono in bolivar tanto al Sistema sanitario pubblico nazionale (SPNS) che alle imprese private. Dal 2003 ad oggi l'importazione di prodotti farmaceutici ha conosciuto un aumento del 463% e ottenuto decine di miliardi di dollari, ma i farmaci scarseggiano. Le grandi corporazioni responsabili dell'importazione del 50% dei prodotti farmaceutici in Venezuela non hanno registrato perdite, riduzione dei profitti o calo delle vendite nel corso degli anni, come è facilmente rilevabile dai loro rapporti finanziari, anche quello della Bayer. Semplicemente queste multinazionali riducono la loro produzione di farmaci prioritari per la popolazione per sfruttare la materia prima a basso costo a favore della produzione di prodotti veterinari, abbandonando lo sviluppo di farmaci essenziali, per compiacere la strategia USA e UE contro il Venezuela. Poi si scopre che tonnellate di medicinali e materiali chirurgici vengono sequestrate in Venezuela, importati grazie ai dollari preferenziali e destinati al contrabbando, così come le enormi quantità deviate verso la Colombia.
Al servo Rosa che invoca "la Comunità internazionale, Stati Uniti compresi, a resuscitare un Venezuela che ormai è praticamente in coma", diamo dunque qualche minuto di notorietà sulla rete: "se lo conosci, lo eviti". Meno male che parla di fake-news ... proprio lui.
#ResistenzaBolivariana #RivoluzioneBolivariana

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