IL
SERVO DEL PADRONE, SULLA PELLE DEL POPOLO VENEZUELANO
Dopo Marco
Archetti su Il Foglio, ecco a voi Daniele Rosa. Vince il premio
quotidiano "servo del padrone". Su Affari Italiani, noto produttore di
bufale, il cinico servo Rosa ci regala un pezzo propaganda anti Maduro
che non meriterebbe nemmeno di essere citato come sacchetto per le
deiezioni canine se non fosse per un piccolo particolare.
Questo servo è 'figlio' della Bayer, una delle società farmaceutiche
che chiede, attraverso il presidente della Federazione farmaceutica del
Venezuela, grande amico di Washington, di "aprire urgentemente un canale
umanitario per consentire al paese l'approvvigionamento di materiale e
prodotti medicali ridotti al 15% delle necessità" perché il debito del
Venezuela è di 5 mld di dollari. Peccato che noi non dimentichiamo che
nel maggio 2012, sotto Chávez, gli stessi attori avevano già denunciato
un taglio del 42% delle valute nel settore sanitario; nel 2013,
annunciavano un livello di scarsità del 40%; nel 2014 del 60%, nel 2015
del 70% e via dicendo. Peccato che ciò non corrisponde al livello delle
importazioni registrate e ancor meno ai rapporti finanziari annuali
delle grandi corporazioni transnazionali responsabili dell'importazione.
Queste "grandi corporazioni" ricevono valuta a tassi di cambio
preferenziali, acquistano i prodotti all'estero e li vendono in bolivar
tanto al Sistema sanitario pubblico nazionale (SPNS) che alle imprese
private. Dal 2003 ad oggi l'importazione di prodotti farmaceutici ha
conosciuto un aumento del 463% e ottenuto decine di miliardi di dollari,
ma i farmaci scarseggiano. Le grandi corporazioni responsabili
dell'importazione del 50% dei prodotti farmaceutici in Venezuela non
hanno registrato perdite, riduzione dei profitti o calo delle vendite
nel corso degli anni, come è facilmente rilevabile dai loro rapporti
finanziari, anche quello della Bayer. Semplicemente queste
multinazionali riducono la loro produzione di farmaci prioritari per la
popolazione per sfruttare la materia prima a basso costo a favore della
produzione di prodotti veterinari, abbandonando lo sviluppo di farmaci
essenziali, per compiacere la strategia USA e UE contro il Venezuela.
Poi si scopre che tonnellate di medicinali e materiali chirurgici
vengono sequestrate in Venezuela, importati grazie ai dollari
preferenziali e destinati al contrabbando, così come le enormi quantità
deviate verso la Colombia.
Al servo Rosa che invoca "la Comunità
internazionale, Stati Uniti compresi, a resuscitare un Venezuela che
ormai è praticamente in coma", diamo dunque qualche minuto di notorietà
sulla rete: "se lo conosci, lo eviti". Meno male che parla di fake-news
... proprio lui.
#ResistenzaBolivariana #RivoluzioneBolivariana
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